Che cosa vuol dire pavimento monolitico?

Il termine, in voga nel settore, indica che il pavimento in resina si "salda" chimicamente e fisicamente al supporto, creando un "tutt'uno" con esso e diventando appunto monolitico, senza cioè un’interfaccia percepibile.

Durante la posa Ia resina non prevede fughe come siamo abituati a vedere per le piastrelle: il materiale viene applicato in modo da livellare al meglio l’impasto, dando come risultato una struttura composita ma assimilabile ad un unico blocco con il supporto. Questa peculiarità rende la resina molto versatile nelle soluzioni e adatta a correggere difetti di struttura (per esempio, si possono colmare dislivelli).

Addirittura, è possibile creare una continuità tra pavimento e parete. Il fatto che la resina sia monolitica fa sì che sia un protettivo ad alto spessore che protegge il supporto e fa la funzione del pavimento, ma senza i problemi dei rivestimenti incollati tradizionali.

Inoltre, la superficie continua conferisce agli ambienti un forte impatto estetico, ed è questo il motivo per cui la resina è diventata oggi a tutti gli effetti un elemento di design. Gli spazi rivestiti in resina acquistano così preziosità e lucentezza, inoltre grazie all’ampia gamma decorativa, è possibile personalizzare i rivestimenti con mosaici, inserti e disegni personali.

In questo senso Api vanta una grande expertise: i suoi pavimenti decorativi in resina sono unici e irripetibili, vere e proprie opere d’arte di ultima generazione, scelte da residenze, ville, hotel e catene alberghiere di lusso, per dare ulteriore sfarzo ai loro ambienti.

Dallo storico know-how nel settore navale che ha portato l’azienda a collaborare con le più grandi compagnie di navigazione e con i cantieri in cui nascono i super yacht, è nato il progetto Artwalk con cui Api è riuscita infatti a creare nuove interpretazioni estetiche della resina che hanno permesso di ampliare le aree di applicazione arrivando a settori particolarmente esigenti quali quello del luxury.